Procedure

    Dichiarazione di successione: guida completa, tempi e documenti necessari

    Affrontare la dichiarazione di successione può essere difficile. Questa guida completa ti supporta passo passo, spiegando con un linguaggio semplice tempi, documenti, imposte e modalità di presentazione, per accompagnarti con professionalità e umanità in questo delicato momento.

    15 min

    Indice

    Affrontare una perdita è un momento di grande fragilità. In queste circostanze, dover gestire pratiche come la dichiarazione di successione può sembrare complesso e faticoso. Con questa guida completa vogliamo offrire un supporto concreto, spiegando con linguaggio semplice i tempi, i documenti necessari, le imposte e le modalità per presentare la pratica, nel rispetto delle vostre esigenze e dei vostri tempi emotivi.

    L'obiettivo è accompagnarvi con professionalità e umanità, aiutandovi a comprendere cosa fare e quando, per onorare la memoria della persona cara e tutelare serenamente la vostra famiglia.

    Cos'è la dichiarazione di successione e quando serve

    La dichiarazione di successione è l'adempimento fiscale con cui gli eredi o altri soggetti obbligati comunicano all'Agenzia delle Entrate il passaggio dei beni e dei diritti dal defunto agli aventi diritto.

    È richiesta quando il patrimonio ereditario comprende:

    • Immobili e terreni

    • Conti correnti e depositi bancari

    • Titoli e investimenti finanziari

    • Quote societarie

    • Altri beni soggetti a trasferimento

    Dal 2017 la procedura è prevalentemente telematica e consente anche la voltura catastale automatica degli immobili indicati nella dichiarazione.

    Non tutte le successioni richiedono la presentazione: esistono alcune esenzioni nei casi in cui il patrimonio sia modesto e non comprenda beni immobili. È sempre prudente verificarlo con attenzione per evitare errori o omissioni.

    L'eventuale presenza di un testamento non esonera dall'adempimento fiscale, ma ne condiziona la ripartizione dei beni tra gli eredi o i legatari secondo le ultime volontà del defunto.

    Chi deve presentarla e quali sono i termini da rispettare

    Sono obbligati a presentare la successione:

    • Gli eredi e i chiamati all'eredità che abbiano compiuto atti di accettazione

    • Gli eventuali legatari

    • I rappresentanti legali di minorenni o incapaci

    In presenza di più eredi, è sufficiente che la presenti uno solo in nome e per conto di tutti, allegando i consensi necessari.

    Scadenze e termini

    Il termine ordinario è di 12 mesi dalla data del decesso. Presentarla nei tempi corretti è fondamentale per evitare sanzioni e interessi.

    Se doveste sforare il termine, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso, riducendo gli oneri aggiuntivi con un intervento tempestivo. Prima si interviene, minori saranno le conseguenze economiche.

    Considerate tempi adeguati per la raccolta dei documenti e per la ricostruzione del patrimonio, soprattutto se sono presenti conti, investimenti, beni in comune o situazioni particolari come società, trust o beni all'estero.

    Documenti necessari: cosa raccogliere con calma e metodo

    La fase di raccolta documentale richiede attenzione e metodo. Ecco cosa vi servirà.

    Documenti anagrafici base

    Sul defunto:

    • Certificato di morte o estratto per riassunto dell'atto di morte

    • Codice fiscale

    • Documenti di identità

    • Stato di famiglia e residenza

    Sugli eredi:

    • Codice fiscale

    • Documenti di identità

    • Dati di residenza

    • Atti di matrimonio o di separazione

    • Documenti relativi a minori o soggetti con tutela

    Documentazione patrimoniale

    Per gli immobili:

    • Estremi catastali aggiornati (visure catastali)

    • Atti di provenienza

    • Planimetrie

    Per conti correnti e depositi:

    • Giacenze alla data del decesso rilasciate dalle banche

    • Estratti conto

    • Documentazione su cassette di sicurezza

    Per titoli e investimenti:

    • Estratti dei dossier titoli

    • Valutazioni di azioni, obbligazioni, fondi comuni

    Per polizze vita:

    • Contratti e condizioni

    • Distinzione tra polizze a caso morte (generalmente esenti) e altri prodotti finanziari

    Altri documenti specifici

    • Testamento: se presente, copia con il verbale di pubblicazione notarile

    • Veicoli: certificato di proprietà e documenti di immatricolazione

    • Quote societarie: atti costitutivi e certificazioni

    • Debiti: piani di ammortamento mutui, contratti di finanziamento, saldi residui

    I debiti del defunto, come mutui o finanziamenti, vanno documentati con precisione poiché incidono sul calcolo dell'attivo e del passivo ereditario.

    Come presentare la dichiarazione: online, tramite professionista o in ufficio

    Oggi la successione si presenta normalmente in via telematica con il software dell'Agenzia delle Entrate. Potete farlo direttamente o tramite un intermediario abilitato come:

    • CAF (Centro di Assistenza Fiscale)

    • Commercialista

    • Notaio

    In alternativa, in casi specifici, è possibile presentarla presso gli uffici dell'amministrazione finanziaria, ma la via digitale è la più diffusa e consente anche l'autoliquidazione delle imposte dovute con pagamento tramite F24 o addebito.

    Come funziona la procedura telematica

    Il tracciato telematico raccoglie:

    • Dati anagrafici di defunto ed eredi

    • Elenco completo dei beni e dei rapporti finanziari

    • Estremi catastali degli immobili

    • Ripartizione tra eredi

    Al termine, il sistema calcola automaticamente le imposte ipotecarie e catastali e genera la distinta di versamento.

    Quando serve un professionista

    Affidarsi a un professionista può essere rassicurante, soprattutto quando la successione comprende:

    • Beni diversi e complessi

    • Immobili in più comuni o province

    • Donazioni pregresse da valutare

    • Situazioni complesse come accettazione con beneficio di inventario

    • Partecipazioni societarie o beni all'estero

    Imposte, franchigie e costi: cosa aspettarsi con trasparenza

    Parlare di imposte in un momento di dolore non è semplice, ma conoscere le regole aiuta a pianificare con lucidità. L'imposta di successione si applica sul valore netto dell'eredità con aliquote e franchigie diverse a seconda del grado di parentela.

    Tabella aliquote e franchigie

    Grado di parentelaAliquotaFranchigia per eredeConiuge e figli4%€1.000.000Fratelli e sorelle6%€100.000Altri parenti fino al 4° grado6%NessunaAltri soggetti8%NessunaPortatori handicap grave (L.104/1992)4%€1.500.000

    Altre imposte da considerare

    Oltre all'imposta di successione, per gli immobili vanno considerate:

    • Imposta ipotecaria: generalmente in misura proporzionale

    • Imposta catastale: in misura proporzionale o fissa

    • Imposta di bollo

    • Tributi speciali

    • Tasse ipotecarie

    Costi professionali

    I costi per assistenza, perizie o atti notarili variano in base alla complessità. Chiedete sempre preventivi chiari e trasparenti prima di procedere.

    Le donazioni fatte in vita dal defunto possono rilevare ai fini del calcolo attraverso la cosiddetta riunione fittizia. Per questo è importante ricostruire anche la storia patrimoniale pregressa del defunto.

    Immobili, conti e investimenti: come censire correttamente i beni

    Una parte delicata della successione è la ricognizione dei beni ereditari.

    Per gli immobili

    Occorre indicare:

    • Dati catastali completi

    • Rendita catastale

    • Eventuali ipoteche o vincoli

    Molte informazioni sono ricavabili dalle visure catastali e dalla documentazione notarile pregressa. Dalla dichiarazione scaturiscono le volture catastali in via automatica, senza dover presentare un'istanza separata (salvo casi particolari).

    Per conti correnti e investimenti

    Le banche rilasciano le certificazioni con le giacenze alla data del decesso. L'accesso a cassette di sicurezza, se presenti, segue regole specifiche con verbali di inventario.

    Per azioni, obbligazioni, fondi comuni e altri strumenti finanziari serviranno:

    • Estratti dei dossier alla data del decesso

    • Valutazioni secondo i criteri fiscali vigenti

    Per veicoli e altri beni

    La trascrizione al PRA e gli aggiornamenti documentali avvengono successivamente, una volta definita la ripartizione. Conviene programmare questi passaggi dopo l'esito della pratica fiscale per evitare duplicazioni.

    Successione con testamento e senza testamento: come cambia la ripartizione

    La presenza di un testamento orienta la ripartizione dei beni, ma non supera i diritti dei legittimari (coniuge, figli e, in taluni casi, ascendenti).

    Senza testamento si applicano le regole della successione legittima, che stabiliscono le quote in base alla composizione della famiglia.

    Indipendentemente dalla forma, la dichiarazione fotografa la situazione patrimoniale e indica come i beni si trasferiscono secondo legge o volontà del defunto.

    Accettazione con beneficio di inventario

    Nei casi in cui si ravvisi il rischio di debiti o passività rilevanti, è possibile valutare l'accettazione con beneficio di inventario. Questa modalità permette di separare il patrimonio ereditario da quello personale degli eredi, proteggendo i beni personali da eventuali creditori del defunto.

    In presenza di minori o di persone sottoposte a tutela, determinate scelte possono richiedere l'autorizzazione del giudice tutelare. In tali circostanze è consigliabile consultare un notaio o un avvocato per un inquadramento preciso della situazione.

    Rinuncia all'eredità, eredità giacente e altri casi particolari

    Può accadere che un erede valuti la rinuncia all'eredità, specialmente quando:

    • I debiti superano i beni

    • Non si desidera subentrare nella titolarità di specifici rapporti

    • Si preferisce far subentrare altri eredi

    La rinuncia è un atto formale, da compiere davanti al notaio o in tribunale, e produce effetti anche sulla dichiarazione. Ha effetto retroattivo: è come se l'erede rinunciatario non fosse mai stato chiamato all'eredità.

    Eredità giacente

    Se nessuno accetta, il tribunale può dichiarare l'eredità giacente nominando un curatore che amministra i beni in attesa di individuare gli eredi o fino alla prescrizione dei diritti.

    Altri casi complessi

    Altri casi particolari riguardano:

    • Beni all'estero

    • Partecipazioni societarie

    • Trust o fondi patrimoniali

    • Presenza di vincoli o usufrutto

    Ognuno comporta implicazioni fiscali e documentali differenti. In tutte queste situazioni, un confronto con professionisti qualificati è il modo più sicuro per decidere consapevolmente e prevenire contenziosi.

    Tempi della procedura: dalla raccolta documenti all'esito

    Il calendario ideale prevede tre fasi distinte:

    1. Ricerca e verifica (2-4 settimane)

    Prima fase dedicata alla raccolta di tutti i documenti e alla ricognizione completa del patrimonio. Può richiedere più tempo quando sono coinvolte:

    • Più banche

    • Immobili in comuni differenti

    • Investimenti complessi

    • Beni all'estero

    2. Compilazione e invio telematico (1-2 settimane)

    In questa fase si:

    • Inseriscono i dati nel software

    • Si generano gli importi per il pagamento

    • Si versano le imposte ipotecarie e catastali

    • Si trasmette la dichiarazione

    3. Ricezione ricevute e aggiornamenti (1-2 mesi)

    Fase finale in cui si ricevono le ricevute e si completa l'aggiornamento delle posizioni, inclusa la voltura catastale automatica quando prevista.

    Il termine legale per la presentazione resta di 12 mesi dal decesso. Avviare la procedura con anticipo consente di affrontare ogni controllo con maggiore serenità e di gestire eventuali integrazioni con i tempi necessari.

    In caso di errori o omissioni, è possibile presentare una successione integrativa o sostitutiva per correggere i dati, evitando complicazioni future.

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    Conti correnti, cassette di sicurezza e rapporti bancari: cosa cambia dopo il decesso

    Le banche, informate del decesso, bloccano i conti correnti cointestati o intestati al defunto fino alla definizione delle quote spettanti. Spesso richiedono copia della dichiarazione di successione o dell'attestazione di esonero per procedere allo sblocco.

    Accesso alle cassette di sicurezza

    L'apertura delle cassette di sicurezza avviene con un verbale che inventaria il contenuto alla presenza degli aventi diritto o dei loro delegati.

    Per questi aspetti è utile consultare le linee guida della Banca d'Italia, che chiariscono diritti e doveri della clientela e degli istituti di credito.

    I saldi e gli interessi maturati fino alla data del decesso rientrano nell'asse ereditario. Le operazioni successive dovranno essere autorizzate secondo le regole bancarie vigenti.

    Pensione ai superstiti e altri diritti collegati al decesso

    Accanto alla successione patrimoniale, molte famiglie si chiedono come attivare la pensione ai superstiti o eventuali trattamenti economici connessi al decesso.

    La pensione di reversibilità o indiretta può spettare a:

    • Coniuge (anche separato con assegno)

    • Figli minorenni, studenti o inabili

    • Genitori ultra sessantacinquenni a carico (in assenza di coniuge/figli)

    Per orientarsi tra requisiti, documenti e modalità di presentazione, consultate le informazioni ufficiali dell'INPS o rivolgetevi a un patronato.

    Questi benefici non incidono direttamente sull'imposta di successione ma sono parte del quadro complessivo dei diritti e delle tutele che possono sostenere la famiglia nel periodo successivo alla perdita.

    Successione con soli conti e senza immobili: quando si può essere esonerati

    Se il patrimonio ereditario comprende solo conti correnti, somme modeste e non vi sono immobili, in alcune circostanze è possibile essere esonerati dalla presentazione.

    L'esonero dipende da:

    • Valore complessivo dell'asse ereditario (soglia di €100.000)

    • Grado di parentela

    • Altre condizioni previste dalla normativa

    Poiché queste soglie e criteri possono cambiare o richiedere interpretazioni puntuali, è prudente verificarli sulle pagine ufficiali dell'Agenzia delle Entrate o con il supporto di un professionista.

    Anche in caso di esonero, alcune banche possono chiedere documentazione integrativa per sbloccare le somme, come dichiarazioni sostitutive o atti di notorietà, per tutelare la corretta individuazione degli aventi diritto.

    Come funziona la voltura catastale e in quali casi non è automatica

    Con la procedura telematica attuale, le volture catastali relative agli immobili inclusi nella dichiarazione sono in genere predisposte automaticamente, senza necessità di presentare una seconda istanza.

    Quando serve un intervento manuale

    Tuttavia, in presenza di particolarità la voltura potrebbe non essere automatica:

    • Frazionamenti o fusioni di immobili

    • Disallineamenti tra dati catastali e titoli di proprietà

    • Immobili in corso di accatastamento

    • Situazioni particolari segnalate dall'Agenzia

    In questi casi potrebbe essere richiesto un intervento mirato in conservatoria o presso i servizi catastali.

    È consigliabile verificare sempre l'esito delle volture entro 60-90 giorni. In caso di anomalie, attivatevi per rettifiche o integrazioni con il supporto di un tecnico abilitato. Questa attenzione evita incongruenze che potrebbero emergere in futuro, ad esempio in caso di vendita o donazione degli immobili ereditati.

    Donazioni, polizze vita e beni all'estero: come si trattano in successione

    Donazioni effettuate in vita

    Le donazioni effettuate in vita dal defunto possono incidere sul calcolo dell'asse ereditario e dell'imposta attraverso la riunione fittizia. Questo meccanismo mira a ricostruire la massa ereditaria complessiva, considerando anche quanto donato negli anni precedenti.

    È importante conservare la documentazione di eventuali donazioni ricevute dal defunto per valutarne l'impatto fiscale.

    Polizze vita

    Le polizze vita a caso morte, di norma, non concorrono all'asse ereditario ai fini dell'imposta, salvo specifiche eccezioni. È bene analizzare con attenzione:

    • Le condizioni contrattuali

    • La tipologia della polizza

    • I beneficiari designati

    Beni all'estero

    Per i beni all'estero (conti, immobili, partecipazioni) si applicano regole particolari su:

    • Valutazione dei beni

    • Prova della titolarità

    • Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni

    In questi scenari, la consulenza di un notaio, di un commercialista esperto o di un avvocato con competenze specifiche è fondamentale per prevenire criticità e garantire adempimenti coerenti con la normativa.

    Quando farsi assistere da un professionista e come scegliere

    Ogni famiglia ha la propria storia e il proprio modo di attraversare il lutto. Ci sono situazioni nelle quali la dichiarazione può essere gestita in autonomia, e altre in cui la complessità suggerisce l'assistenza di un professionista.

    Quando è consigliabile l'assistenza

    Vi suggeriamo di valutare l'assistenza professionale se vi trovate in una di queste situazioni:

    • Immobili in più province

    • Quote societarie o partecipazioni

    • Beni all'estero

    • Donazioni pregresse da considerare

    • Questioni familiari delicate

    • Patrimonio di valore elevato

    • Presenza di debiti rilevanti

    Come scegliere il professionista giusto

    Quando scegliete un professionista:

    • Verificate la competenza specifica sulla materia successoria

    • Chiedete un preventivo dettagliato

    • Controllate tempi e passaggi previsti

    • Valutate la disponibilità al confronto

    Nei momenti di maggiore emozione, delegare le incombenze tecniche a figure esperte permette di concentrarsi sul ricordo e sulla cura della famiglia.

    Errori da evitare e buone pratiche per un percorso sereno

    Gli errori più frequenti

    I problemi più comuni riguardano:

    • Sottovalutazione dei tempi necessari

    • Raccolta incompleta dei documenti

    • Omessa indicazione di beni o passività

    • Mancata considerazione delle donazioni pregresse

    • Errori nei dati catastali o nelle quote ereditarie

    Le buone pratiche

    Per evitare problemi, vi suggeriamo di:

    • Creare un fascicolo ordinato con tutti i documenti

    • Elencare tutti i beni del defunto

    • Raccogliere i contatti di tutte le banche e istituti finanziari

    • Conservare le visure catastali aggiornate

    • Custodire eventuali atti notarili

    • Annotare ogni passaggio della procedura

    • Conservare tutte le ricevute telematiche

    • Verificare l'allineamento tra dichiarazione e titolarità effettiva dei beni

    In presenza di dubbi, cercate informazioni su fonti istituzionali o confrontatevi con professionisti. Questo approccio attento e rispettoso dei dettagli protegge la famiglia e onora la memoria di chi ci ha lasciato.

    Norme e aggiornamenti: dove informarsi in modo affidabile

    La materia successoria si fonda sulle norme del Codice civile e sulle disposizioni tributarie vigenti. Per una consultazione aggiornata e imparziale, fate riferimento a fonti istituzionali.

    Risorse ufficiali

    Le principali fonti autorevoli sono:

    In caso di dubbi interpretativi o di casi particolari, il confronto con un professionista resta la via più efficace per una soluzione solida e rispettosa della legge.

    Domande frequenti sulla dichiarazione di successione

    Chi è obbligato a presentare la dichiarazione di successione?

    Devono presentarla gli eredi e, in determinati casi, i legatari o i chiamati all'eredità che abbiano compiuto atti di accettazione. In presenza di più eredi è sufficiente un'unica dichiarazione, con il consenso degli altri interessati. Se sono coinvolti minori o persone soggette a tutela, intervengono i rappresentanti legali e, talvolta, serve l'autorizzazione del giudice tutelare.

    Entro quando va presentata e cosa succede se si è in ritardo?

    Il termine è di 12 mesi dal decesso. Il ritardo comporta sanzioni che vanno dal 120% al 240% dell'imposta dovuta, oltre agli interessi. È possibile ricorrere al ravvedimento operoso per ridurre i sovraccosti: prima si interviene, più contenute saranno le conseguenze economiche.

    Quali sono i documenti indispensabili per iniziare?

    Servono l'estratto dell'atto di morte, i documenti anagrafici e fiscali degli eredi e del defunto, gli atti relativi a matrimonio o separazione, l'eventuale testamento, le visure e i dati catastali degli immobili, le certificazioni bancarie con giacenze alla data del decesso, gli estratti dei dossier titoli, la documentazione su polizze e debiti. In caso di rinunce, servono gli atti formali di rinuncia.

    Come si presenta online e chi può aiutare?

    La pratica si invia per via telematica tramite i servizi dell'Agenzia delle Entrate o con l'assistenza di professionisti abilitati come CAF, commercialisti e notai. L'invio genera le imposte ipotecarie e catastali da versare e produce le ricevute utili per i successivi adempimenti. Il software è gratuito ma la compilazione richiede competenze tecniche.

    Quanto costa la dichiarazione di successione tra imposte e onorari?

    I costi dipendono dal valore e dalla composizione del patrimonio. Oltre all'imposta di successione (che varia dal 4% all'8% oltre le franchigie), si pagano le imposte ipotecaria e catastale, l'imposta di bollo, i tributi speciali e le tasse ipotecarie. Gli onorari di professionisti variano da qualche centinaio di euro per successioni semplici a diverse migliaia per casi complessi. Richiedete sempre preventivi dettagliati.

    Cosa succede se rinuncio all'eredità o se ci sono beni all'estero?

    La rinuncia all'eredità è un atto formale davanti al notaio o al tribunale. Ha effetto retroattivo e incide sulla platea degli eredi. I beni all'estero richiedono valutazioni specifiche su documenti e tassazione, anche in base a convenzioni internazionali. In entrambi i casi è consigliabile un confronto con un professionista per scelte consapevoli e conformi alla normativa.

    Posso fare tutto da solo o serve un professionista?

    Per successioni semplici (solo immobili nel comune di residenza, pochi conti correnti, eredi concordi) è possibile procedere autonomamente usando il software gratuito dell'Agenzia delle Entrate. Per situazioni complesse (beni in più province, società, beni esteri, donazioni pregresse, possibili contenziosi) l'assistenza di un professionista è fortemente consigliata per evitare errori costosi.

    Nota di responsabilità: Le informazioni qui condivise sono redatte con cura e aggiornate alle prassi più diffuse, ma non sostituiscono il parere di notai, avvocati o commercialisti. Le normative possono cambiare; verificate sempre le novità su fonti istituzionali e valutate un supporto qualificato per il vostro caso concreto.

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